Quattordici racconti senza filtri, radiografie di una società iperconnessa ma che allo stesso tempo sa inquinare e recidere ogni empatia. I protagonisti si muovono sul filo di un equilibrio già compromesso, in una quotidianità caliginosa e inafferrabile, alle prese con muri d’indifferenza, disperato bisogno di affetto o furia cieca. Il nucleo familiare può trasformarsi in una trappola senza vie d’uscita, e la tecnologia fornire un supporto effimero e incapace di creare una realtà migliore.
Il denominatore comune delle vicende narrate è la sensazione che il tempo a disposizione per invertire la rotta sia esaurito e che, per risolvere o accettare la propria situazione, a volte occorra spingersi davvero oltre.
“Se è Troppo tardi per tutto per gran parte dei protagonisti”, come suggerisce Helena Janeczek nella prefazione, “non lo è invece per raccontare le loro storie né per scoprire la voce narrativa di Ivan Ruccione: autentica, immaginifica, a tratti poetica, piena di stupore”.
L’autore:
Ivan Ruccione (1986) è nato e cresciuto a Vigevano. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su “Nazione Indiana”, “Poetarum Silva”, “Altri Animali”, “Pastrengo” e “Cattedrale”. Nel 2017 è uscito il suo romanzo A fuoco vivo (Miraggi Edizioni). Lavora come cuoco ed è un appassionato lettore di poesia e short stories. Questo è il suo primo libro di racconti.
Rassegna Stampa:
MilleSplendidiLibri (26 aprile 2020)
Opinione.it (24 aprile 2020)
RadioBlogNews (5 febbraio 2020)
Indiscreto.org (febbraio 2020)
laRepubblica (23 gennaio 2020)
IlMondoIncantatoDeiLibri (23 dicembre 2019)
Convenzionali (11 dicembre 2019)
MangiaLibri