Pino Carrieri è uno scienziato che ormai ha ultimato il lavoro di una vita, con la realizzazione di un androide ad altissime performance, pronto per essere presentato al mondo, ma il funerale dello zio, un vero e proprio padre putativo, fa riavvolgere il nastro della sua esistenza e precisamente nella terra delle sue origini. È così che si trova coinvolto in una vicenda che stronca definitivamente ogni certezza. La sua fiducia cieca nel futuro e nei suoi progetti inarrestabili viene infranta da una realtà che aveva considerato libera da ogni passato, compreso il suo. Si salva da un tentativo di omicidio, ma soccombe alle sue cause e a un tradimento inaspettato. Pino è un eroe triste come nella definizione di Enea, porta il genere umano in un altrove appena immaginabile; nonostante la solitudine perfetta e rassicurante quasi raggiunta, arriverà alla conclusione che nessuna forma intelligente è scevra dal peccato della libertà, dell’egoismo o semplicemente dalla ricerca della propria consapevolezza di esistere.
L’autore:
Enzo Martines è nato a Trieste nel 1964, vive e lavora a Udine. È impegnato presso la Lega delle Cooperative del F VG, dopo un’esperienza di quindici anni di politica in qualità di amministratore pubblico, prima nei dieci anni di vicesindaco di Udine e poi nei cinque di consigliere regionale. Nel 1991 ha vinto il Premio “P(R)OESIA” di Sesto Fiorentino; ha pubblicato la silloge Poema libertino (Campanotto Editore, 1995), il cd Siamo esili (Editore Nota, 2005), un progetto di poesia di cui è autore e interprete; il saggio Abbiamo tutti bisogno del Partito Democratico (New Magazine, 2007); per Gaspari Editore i testi poetici Viaggio nell’anima in tre canti (2015), L’arte di sopravvivere (2018) e per Digressioni Editore la raccolta Vite aliene (2021). È autore di opere teatrali come Paradiso perduto (2008), Le manovre inutili (2009), e coautore di Lady Europe (C.S.S. Teatro Stabile di Innovazione, 2012).
Rassegna Stampa:
LettoRilettoRecensito (10 febbraio 2022)
L’Opinione (3 dicembre 2021)