Lusineh e Nicò, poi Avelino e Micol. Quattro esistenze che si sfiorano, si incrociano e attraversano mezzo secolo di storia tra le mura di Castel Fulica. Un borgo medievale che rifiuta il vicino mare, un luogo caratterizzato da un finto candore demolito dall’eclatante episodio avvenuto durante le elezioni comunali del 1969. Alla fine degli anni Sessanta, Lusineh sogna di aprire un bistrot assieme al marito Giorgio; i soldi non bastano e la soluzione individuata dal giovane non è delle più tranquillizzanti. Nicola è il rampollo di un’agiata famiglia di sarti e con incoscienza rincorre velleità politiche in cui non crede fino in fondo. Qualche decade dopo troviamo Avelino, un attempato cuoco avvolto da una soffocante spirale di mediocrità, e Micol, una ragazza che fatica a costruirsi una dimensione al di fuori delle proprie paranoie. Nella cittadina lo scenario del 1969 pare destinato a riproporsi – anche per chi non l’ha vissuto – e porta i quattro protagonisti a muoversi su un terreno comune, in un ventaglio di motivazioni che vanno dal riscatto personale alla ricerca di una prospettiva che, una volta per tutte, possa liberare Castel Fulica e loro stessi dagli spettri del passato.
L’autore:
Gabriele Ludovici è nato a Roma nel 1988. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze e tecnologie della comunicazione alla “Sapienza”, si è trasferito a Viterbo. Direttore editoriale ed editor, è attivo nella musica e nel teatro. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo romanzo, Sheryl e Darren (Augh!), menzione d’onore al concorso letterario nazionale di narrativa e poesia “Argentario” (2019), e nel 2020 il racconto Senza ombra di Debbie nell’antologia 80 voglia di ammazzarti (Alter Ego Edizioni).