In una calda giornata d’estate, il colonnello Tucci arriva all’orfanotrofio di Benedicò Marina con il proposito di portare a casa il figlio maschio che lui e la moglie Bice hanno tanto desiderato ma che non è mai arrivato. Tornerà a casa con una bambina dai capelli neri, arruffati e ricci, un occhio strabico e una figura minuta: esattamente quello che la moglie non avrebbe mai voluto. Tuttavia gli incontri, a volte, cambiano la vita. E la piccola Carmen, con la sua imperfezione tanto umana, stravolgerà la vita di tutta la famiglia, riempiendo di gioia e allegria il cuore di Tucci e riuscendo a strappare un sorriso anche alla rigida maestra Bice. La prosa agile e allo stesso tempo ingegnosa dell’autrice conquisterà il lettore, che sentirà subito familiari i personaggi descritti e dei quali, dopo la lettura dell’ultima pagina, avvertirà la mancanza, come capita con le grandi figure immaginarie capaci di uscire dai libri e vivere con noi, in noi.
L’autrice:
Annunziata Torella è nata a Portici (na) nel 1959 per poi trasferirsi a Roma. Qui, dopo gli studi classici, si è laureata nel 1984 in Medicina e Chirurgia all’Università Cattolica, specializzandosi in Anestesia e Rianimazione nel 1987 e Medicina Legale e delle Assicurazioni nel 1992. Ha lavorato inizialmente come medico di Polizia e poi come anestesista in un grande ospedale romano, dove ancora svolge la professione. Nel 2015 ha iniziato a frequentare la Scuola di Scrittura “Omero”. Col racconto Color Game ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Un Ponte sul fiume Guai”. Qualcosa di buono è il suo primo romanzo.
