Vincenzina Montefiori ha ventitré anni, un padre malato di Alzheimer e si mantiene facendo ricerche genealogiche. Viene contattata da uno strano vicino di casa, Ruben, che le propone di rintracciare la famiglia di Mario, un clochard morto in solitudine nel 1997. Vincenzina non si fida di Ruben, il quale sostiene di essere un cacciatore di anime evase dall’aldilà. Tuttavia l’uomo dimostra di non aver mentito e lei, alla fine, decide di aiutarlo: ha così inizio un’indagine giocata sul filo della memoria, alla ricerca di un nesso che leghi una serie di morti misteriose. Una pista che sembra avere origine addirittura nel lontano Ottocento e che ruota attorno a un lanternista girovago parigino. La coda delle lucertole è una storia breve e intensa, una finestra tra il mondo reale e ciò che non possiamo immaginare. Una pura esperienza weird.
L’autrice:
Alice Cervia è nata in Toscana nel 1984. Laureata in Scienze politiche, ha lavorato per diversi anni nel settore della comunicazione e attualmente è video production manager per serie animate. Ha pubblicato racconti brevi su “Rivista Blam”, “Coye”, “Piegàmi”, “Bomarscé”, “la nuova carne”, “Rivista Pastrengo”, “Tits’n’Tales”, “Cedro Mag”, “Spore”, “Salmace”, “Nido di Gazza”, “Crack Rivista”. Nel 2022 è stata tra i vincitori del premio “Short Kipple” con Colori Clandestini e del contest letterario “Crimen Cafè” con Vuoti a vendere.